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Rischio Rumore e Vibrazioni

Tra i rischi che vi possono essere in un luogo di lavoro, e per i quali il datore di lavoro deve provvedere a un’opportuna valutazione, compare quello derivante dall’esposizione al rumore e vibrazioni.
L’intensità di tale pericolo è determinata dal tipo di attività svolta in azienda, per cui, il livello d’inquinamento acustico che caratterizza un’officina o un cantiere edile sarà molto diverso da quello riscontrato in un ufficio.
Il rischio rumore si classifica, come previsto dal D.Lgs. 81/2008, tra i rischi derivanti dall’esposizione ad agenti fisici, tra i quali vi sono anche: campi elettromagnetici, radiazioni ottiche artificiali, ultrasuoni, infrasuoni, vibrazioni meccaniche, microclima e atmosfere iperbariche.
Allo scopo di stimare il grado di esposizione al rischio rumore dei dipendenti, il datore di lavoro deve prevedere delle analisi fonometriche svolte da professionisti competenti.
Attraverso indagini di questo tipo, infatti, è possibile verificare il tasso di rischio cui sono sottoposti i lavoratori.

rischio rumore sul lavoro

Sulla base dei risultati, da includere nel DVR, il datore di lavoro è chiamato a predisporre adeguate misure di prevenzione o protezione per i suoi collaboratori. Egli dovrà, pertanto, avvalendosi anche della relazione tecnica ottenuta, ridurre al minimo (a livelli non superiori ai valori limite) il livello di esposizione per le attività più rumorose, fornendo idonei dispositivi di protezione individuale ai lavoratori.

Puoi richiedere informazioni o preventivi gratuiti inviando una email al form alla tua destra o contattando gli esperti al numero verde